Skip to main content

Vrindavana-Jaipur-Agra - Diario del 3 marzo 2017

Puntuali, anche questa mattina, dopo il programma spirituale al tempio, proseguiamo la lettura e il commento di alcuni passi della Bhagavad gita. Si è posta l’attenzione sulla successione dei Maestri spirituali partendo dal Guru Supremo Shri Krishna fino agli acarya successivi per evidenziare l’importanza del mantenimento dell’originalità del messaggio.

Ogni Maestro esprime il proprio percorso interiore e ne diventa testimone trasmettendo al discepolo un passaggio di insegnamenti che va oltre il contenuto dei Veda pur non intaccandone l’autenticità.

Il gruppo ha sperimentato una grande emozione nel corso della visita alla Sandipani Muni school creata all’interno del progetto Food For Life.

Ci accompagna Nicoletta Nikunja Vasini devi dasi che dal 2002 ne coordina le attività e si occupa delle adozioni a distanza per garantire un futuro migliore ai bambini sostenendo anche le loro famiglie.

La scuola oggi accoglie circa 1200 bambine di età diverse cui sono offerti vari livelli di studio oltre a corsi di ricamo cucito e musica. Provengono da situazioni difficili, nate con una salute precaria e in condizioni estreme, spesso di violenza. Contraccambiamo con commozione i loro teneri sorrisi, le manine tese a condividere canti, danze e preghiere, incrociando i loro sguardi che rivelano una ritrovata speranza nel futuro.

Nel pomeriggio ci rechiamo all’ultimo tempio previsto dal programma delle visite nella nostra permanenza a Vrindavana: è quello di Radha Damodara, divinità scolpita da Rupa Gosvami e adorata da Jiva Gosvami. Anche in questo caso non si tratta dell' originale che si trova a Jaipur.

Ci soffermiamo nella stanza che fu abitata da Shrila Prabhupada quando aveva la residenza qui, durante la sua permanenza come sannyasi a Vrindavana.

In questo piccolo spazio studiava, scriveva, aveva iniziato la cura di una rivista e la traduzione dello Shrimad Bhagavatam.

All’esterno troviamo i samadhi di Jiva Gosvami, di Krishnadas Kaviraja Gosvami (l’autore della Caitanya Caritamrita) e di Rupa Gosvami.

Seduti accanto al samadhi di Rupa Gosvami ascoltiamo e leggiamo i racconti delle vite di questi devoti cercando ispirazione da questi grandi esempi.

Ritorniamo alla guesthouse con il proposito di continuare a sentire il seme della devozione sviluppando dentro di noi l’attenzione a non far terminare questo viaggio quando torneremo a casa.