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Himalaya: fino alle sorgenti della Gange - Diario del 12 ottobre 2011

Ciò che eternamente rimane

Questa notte, nonostante il freddo pungente nella tenda, ho fatto un sogno bellissimo. Con il mio Guru Maharaja vedevamo su di una bancarella una meravigliosa Murti di Shri Shri Krishna e Balarama.

Erano due ragazzini bellissimi, giocosi e sprizzanti di energia. Quei loro sguardi dolci e vivaci rimarranno per sempre nel mio cuore. E' la Murti più bella che abbia mai visto.

Al mattino, prima di ripartire per Gangotri, scambio qualche parola con un ragazzo indiano che incontro per la prima volta e che non so di preciso che cosa stia facendo a Bhojbasa. E' profondamente colpito dalla figura del nostro Guru Maharaja e mi dice: “Si vede che è una persona così dolce ed elevata. Segui sempre i suoi insegnamenti e sarai sempre protetta e felice”. Queste parole mi arrivano come l'ennesima conferma del cammino che ho scelto di fare e della guida che ho scelto di seguire. Una conferma che però ha un valore aggiunto speciale per la sacralità del luogo in cui mi trovo e per le strane circostanze con cui mi si manifesta.

Iniziamo la discesa verso Gangotri. Il cammino è ovviamente molto meno faticoso rispetto alle salite dell'andata, anche perché ormai siamo più allenati e soprattutto perché il nostro cuore ora è più leggero. Ci sembra quasi di volare. In un tempo che ci passa in un baleno arriviamo fino a valle, laddove Guru Maharaja ci offre un'indimenticabile lezione conclusiva.

“Il sentiero che abbiamo percorso è come il sentiero della vita. Non termina oggi e non terminerà neanche il 16 quando rientreremo in Italia. Questi momenti vissuti assieme, che ci hanno condotto fino alle sorgenti di Madre Ganga, rappresentano una riserva di forza infinita, che ci ha permesso di sperimentare cosa c'è oltre i nostri limiti. Le sorgenti che abbiamo visto sono fonti di sapienza, di beatitudine e di universale amore.” Siamo seduti all'ombra di grandi cedri indiani mentre ascoltiamo le parole del nostro Guru Maharaja.

Ripensiamo al lungo cammino fatto, alle tante, intense e straordinarie esperienze vissute in soli due giorni e mezzo. Ci rimarranno nel cuore per sempre, vita dopo vita. Il Gange continua a scorrere vicino a noi. Ancora lo ascoltiamo. Ora e sempre.