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Haridwar Rishikesh Himalaya - Diario 10 settembre 2018

Il tempo in India scorre in un modo diverso, ne sono sicuro! La percezione che si ha dello scandire degli eventi e della giornata assume una connotazione diversa, quasi surreale rispetto a quella che si ha in Italia. Non riesco a spiegarlo in un senso compiuto e razionale, è una sensazione interiore. D’altra parte anche Einstein ha dimostrato la relatività del tempo, e anche le Scritture dello Yoga affermano che sul piano dell’Assoluto non esiste il tempo, mentre sul piano dei pianeti celesti esso scorre in modo totalmente diverso dal nostro. Tutti noi qui del gruppo abbiamo avuto questa percezione, che è sperimentata e condivisa.

Oggi primo giorno pieno, con un'intensa giornata, iniziata con la partecipazione al programma del mattino presso un tempio situato proprio vicino all’Università e proseguita con la lezione del Pro Vice Chancellor Dr. Chinmay Pandya, sull’eccellenza umana. Essa consiste nel avere bene chiaro lo scopo della forma umana, lavorare sulla motivazione per perseguire tale scopo, e sulla pratica della compassione, con determinazione (applicazione della volontà). Solo così si comprenderà lo scopo della forma umana, che è orientata alla realizzazione della nostra natura Divina, spirituale. Tale comprensione consente di vedere la materia come mezzo, strumento di realizzazione. Con questa visione il soggetto si apre all’umanità, e all’empatia verso tutto il creato e le creature, perché tutte partecipi e parte del Creatore. L’intensa lezione ci ha ricordato gli Insegnamenti del nostro Maestro Marco Ferrini, e ci ha portato alla comprensione dell’universalità del messaggio spirituale, che si mantiene costante in tutte le tradizioni filosofiche dell’India. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso sulle rive di Ganga Devi, che la Sua accoglienza di Madre ci ha consentito di condividere le esperienze di queste prime ore in India in un’atmosfera raccolta ed ispirante, tra canti sacri, e confidenze, facendo crescere la coesione del gruppo.
Mi ritengo molto fortunato, ringrazio il mio Maestro Marco Ferrini e tutti i Suoi Collaboratori per rendere speciale questo progetto e questi Viaggi.

Andrea Boni