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Himalaya - Diario del 2 settembre

“Shri Krishna Janmasthami”

Una importante ricorrenza. Sulle rive di Ganga Devi celebriamo l'apparizione di Shri Krishna su questa terra ascoltando storie tratte dal Bhagavata Purana che riguardano la sua divina Persona.

“Chiunque entri in contatto con Krishna ottiene il supremo Bene e la liberazione e chiunque ascolti queste sacre narrazioni con la giusta predisposizione interiore viene purificato dalle reazioni degli errori commessi e sperimenta l'Amore immortale. Krishna non ci chiede di rinunciare al piacere, ma di collocarlo in noi stessi, nell'anima. Quando impegniamo ciò che possediamo al servizio della gratificazione dei sensi, diventiamo dipendenti da quel che abbiamo; quando invece lo impegniamo per la soddisfazione dell'anima, dunque in un progetto realizzativo, non siamo più dipendenti da ciò che possediamo avendolo restituito in sacrificio alla sorgente a cui appartiene”.

In attesa della mezzanotte facciamo un kirtana e continuiamo Krishna-katha. “Krishna porta un messaggio di salvezza. La sua è una promessa d'Amore. L'Amore è la quintessenza del dharma, è la funzione originaria dell'anima”. Con questo pensiero nella mente, dopo aver pronunciato un voto di fronte all'immagine di Shri Bala Gopala tenuto in braccio da Madre Yashoda, ci rechiamo con tutto il gruppo a rompere il digiuno e a rispettare il sacro Prasada.

Shri Krishna Janmasthami, ki jay!