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Diario del giorno 1

Finalmente il giorno desiderato da tanti di noi è arrivato.

In una giornata romana dal tempo incerto, il gruppo si ritrova di buon mattino all’aeroporto di Fiumicino. L’atmosfera è distesa, la maggior parte di noi si incontra per la prima volta e si instaura subito un contatto gioioso nell'entusiasmo del viaggio che ci apprestiamo a intraprendere.

Nelle parole dei partecipanti emerge felicità, gratitudine e curiosità, questo viaggio è un dono prezioso che permette di gustare una carica spirituale e pulsante nel continente dai mille contrasti, l'India.
Le ore all’aeroporto scorrono veloci, con scambi di esperienze la cui natura è orientata allo scopo più nobile dell'esistenza incarnata, quella che prevede il miglioramento di sé stessi. Il viaggio in aereo passa in un soffio, con un buon pasto vegetariano a base di riso bianco e lenticchie.

Eccoci, in poche ore, catapultati in una realtà diversa dalla quella occidentale, dove il tempo scandito da orari e appuntamenti frenetici pare non esistere. Fin dai primi momenti di questo speciale viaggio nella terra degli antichi Rishi, assaporiamo nel nostro intimo, in un silenzio naturale all’interno del pullmino che alle tre di notte ci traghetta verso Vrindavana, le espressioni materiali di un dualismo eterno. Gli scossoni del nostro mezzo che ci trasporta in strade per lo più dissestate ci ricorda i pericoli della vita materialistica. Giunti al resort proprio accanto alla collina di Govardhan, uno dei siti più sacri della tradizione della Bhakti, ci concediamo un paio d’ore di riposo in alloggi confortevoli, che si dispiegano in pianta circolare attorno a un giardino curato in un’atmosfera pacifica. Ci ritroviamo all’ora di pranzo per esplorare i dintorni dell’hotel.

Catturano la nostra attenzione scene per noi del tutto inusuali: donne avvolte da sari multicolore che camminano o riposano all’ombra degli alberi, per ristorarsi dal caldo del mezzogiorno, venditori di banane che donano la loro merce a famigliole di scimmie, imponenti templi di pietra, canti devozionali e bimbi che giocano per la strada con le loro biciclette. Dopo un’ulteriore pausa nelle nostre stanze, ci incontriamo nel pomeriggio per l’incontro introduttivo al viaggio dell’anima. Prendendo spunto da una lode della tradizione Vaishnava, comprendiamo che il nostro viaggio non sarà soltanto tra i colori, le culture e le usanze dell’India, ma soprattutto un’esperienza interiore, con cui impareremo a sviluppare la compassione. Lo stesso atteggiamento ci aiuterà a supportare, oltre che gli altri, noi stessi, rivolgendo ai nostri condizionamenti lo stesso sentimento, col risultato di destrutturare l’ego. L’intensa giornata si conclude con una piacevole cena vegetariana che consumiamo tutti insieme nel ristorante del resort, conversando su cosa ci regalerà la giornata di domani, in cui è previsto il giro attorno alla magnifica collina di Govardhan.