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Haridwar Rishikesh Himalaya - Diario 15 settembre 2018

IL POTERE DI SCELTA

L'Ayurveda è un sistema straordinario, che copre un vasto ramo del sapere. Non include solo la scienza medica, che anzi costituisce un sotto-insieme. È sopratutto un modo di intendere la vita, fornisce strumenti straordinari di emancipazione, per sperimentare un'esistenza sana, orientata all’evoluzione della coscienza per la realizzazione della nostra più intima essenza, che è di natura spirituale. Il corpo e la mente sono strumenti in nostro possesso, e come tali vanno utilizzati. L’identificazione con gli strumenti è la causa della sofferenza, perché induce l’attaccamento, che porta il soggetto a perdere la consapevolezza di sé (si veda Bhagavad-gita II.62-63).

Il tema delle lezioni di oggi ha riguardato la mente nella tradizione Ayurveda. Lezioni intense, che ci hanno portato a comprendere l’importanza del discernimento, del vivere sul piano della virtù, per crescere ed evolvere. Ho trovato importanti punti di contatto tra le lezioni seguite oggi ed il contenuto del Corso di Counseling del Centro Studi Bhaktivedanta, che di fatto costituisce un Counseling Ayurvedico. Infatti, lo studio della mente, dei disordini mentali, e l’approccio all’armonizzazione, è proprio uno degli otto settori principali che costituiscono l’Ayurveda (ashtanga).

I pilastri fondamentali del counseling Ayurvedico possono essere riassunti nei seguenti essenziali ed irrinunciabili passaggi:
1 Creare speranza
2 favorire l’accettazione (proattiva al cambiamento)
3 rendere consapevole il cliente dello scopo nella vita
4 facilitare un percorso verso il perdono
5 facilitare lo sviluppo dell’Amore incondizionato

Da questa brevissima sintesi possiamo percepire la natura elevata del pensiero ayurvedico in tema di cura, di accompagnamento al percorso di vita in questo mondo materiale, che costituisce un immenso laboratorio, un Lila (gioco divino), ovvero una rappresentazione che può essere vissuta come un psico-dramma, in cui ognuno ha l’opportunità di osservarsi e crescere, perché ogni momento costituisce un’opportunità di crescita. Sta a noi scegliere nella direzione giusta.

Il gruppo ha condiviso riflessioni molto profonde e anche accese, vista la natura dell’argomento, abbiamo accolto il tutto con gratitudine profonda nei confronti del Centro Studi Bhaktivedanta e di Marco Ferrini, che ci ha concesso di poter vivere questi straordinari momenti di crescita personale e spirituale. È così trascorso il 6 giorno, siamo a metà del viaggio! Domani vacanza, coglieremo l’occasione per visitare un luogo molto sacro: Devaprayag, laddove Bagirathi e Allakananda si uniscono, e proprio da lì il Sacro fiume prende il nome di Gange …

Andrea Boni