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Kurukshetra Vrindavana Jagannath Puri - Diario 26 febbraio 2019

Le nuvole grigie nel cielo e la temperatura fresca di stamattina hanno lasciato il posto ad una calda e intensa esperienza al tempio di Radha Vinoda. Siamo arrivati con i riksho che hanno attraversato il tanto traffico e trovato il tempio il cui ingresso è nascosto tra i vari negozi del market di Jaipur. Vi arriviamo salendo una scalinata: il luogo è semplice e al nostro arrivo non ci sono altre persone per cui le Divinità appaiono subito davanti ai nostri occhi e rapiscono il nostro cuore, sembrano riempire tutto lo spazio circostante di bellezza.

La Divinità di Radha Vinoda è la murti originale di Lokanath Goswami: in precedenza si trovava a Vrindavana al tempio di Gokulananda ma fu portata successivamente a Jaipur per proteggerLa dalle invasioni mussulmane. Lokanath meditava continuamente sui Nomi Divini e questo fece sgorgare in lui il forte desiderio di iniziare l’adorazione di una Divinità.

Caitanya Mahaprabhu, distante da lui fisicamente, gli apparve in sogno e gli disse di non raggiungerLo a Prayag perché avrebbe avuto la possibilità di servirLo direttamente a Vrindavana in quanto sarebbe stato presente in un'altra forma.

Fu così che la murti si manifestò a Lokanath esaudendo così il suo grande desiderio di rimanere collegato al Signore Supremo. Da quel giorno in poi Lokanath portò sempre con sé la Divinità per proteggerLa e prendersi cura di Lei.

Il brahmino presente nel tempio ci ha donato il maha prasada (cibo offerto alla divinità) che abbiamo accettato con gioia, grati di essere in un luogo così speciale ed importante per la tradizione della bhakti.

Abbiamo fatto dei canti che ci hanno trasportato ad un livello ancora più sottile e profondo, hanno toccato le corde del nostro essere facendo risuonare in noi la dolce melodia della misericordia divina.

Dopo il pranzo, alle ore 16:00 ci siamo ritrovati in hotel al riparo dalla pioggerella e dal venticello freddo della giornata di oggi. Abbiamo letto il capitolo tredici e quattordici della Bhagavad-Gita e affrontato e riflettuto su diverse tematiche cercando di comprenderle e portarle nel nostro vissuto quotidiano. Distinguendo il campo (corpo fisico e psichico) e il conoscitore del campo (atman) ci siamo posti la seguente domanda: “quando l’azione è sotto il governo del sé?”. Dopo qualche condivisione abbiamo ricordato che il principio è l’utilità: infatti un’azione inizia a sganciarsi dal controllo e dal condizionamento della psiche e del corpo quando si agisce per utilità non fine a sé stessa ma inserita in un contesto di scelte evolutive.

Abbiamo poi parlato dei tre guna (tamas, rajas e sattva): tamas nasce dall’ignoranza per cui il primo problema da risolvere è quello della mancanza della conoscenza sul piano concettuale, è proprio grazie a quest’ultima che si producono azioni virtuose da cui arriva la vera conoscenza, quella realizzata e da essa scaturisce la gioia.

A seguito della lettura abbiamo riflettuto sull’importanza della guida spirituale nel percorso di crescita evolutiva, il cui rapporto con il discepolo è eterno e abbiamo ricordato la relazione tra Lokanath e il suo unico discepolo, Narottama das Thakur. Lokanath era caratterizzato dalla qualità dell’umiltà e per questo aveva espresso il desiderio di non avere discepoli e di non venire menzionato nella Caitanya Caritamrita.

Caitanya Mahaprabhu venne però in sogno sia a Narottama das Thakur che allo stesso Lokanath esprimendo il desiderio che il Gosvami fosse il maestro spirituale di Narottama. Cogliamo così l’occasione per riflettere sull’aspetto di reciprocità tra il maestro e l’allievo e dunque sul fatto che per affinità sul piano spirituale si incontrano e riconoscono nei rispettivi ruoli.

Terminiamo l’incontro ispirati dai profondi canti composti da Narottama das Thakur che desideriamo offrire al nostro maestro spirituale in spirito di servizio.

Nell’occasione riportiamo il brano composto da Narottama das Thakur che abbiamo cantato al tempio questa mattina:

sri-krishna-caitanya prabhu doya koro more
toma bina ke doyalu jagat-samsare

patita-pavana-hetu tava avatara
mo sama patita prabhu na paibe ara

ha ha prabhu nityananda, premananda sukhi
kripabalokana koro ami boro duhkhi

doya koro sita-pati adwaita gosai
tava kripa-bale pai caitanya-nitai

ha ha swarup, sanatana, rupa, raghunatha
bhatta-juga, sri-jiva ha prabhu lokanatha

doya koro sri-acarya prabhu srinivasa
ramacandra-sanga mage narottama-dasa